Lombardia senza vaccini e lo smantellamento dell’Istituto sieroterapico

Mentre si scopre la carenza di vaccino antinfluenzale in Lombardia e (per l’insipienza dell’amministrazione regionale) le dosi necessarie vengono acquistate al quadruplo e più del loro valore di mercato occorre ricordare l’esperienza dell’Istituto Sieroterapico Milanese “Serafino Belfanti”, fondato nel 1894, divenne ben presto un orgoglio nazionale nella produzione dei vaccini.

Cent’anni dopo, nella craxiana Milano da bere, è ridotto al lumicino con 50 miliardi di lire di debiti accumulati e costretto a chiudere i battenti.

La cessione dell’area su cui sorgeva divenne oggetto di una indegna speculazione edilizia (ricordata tra le peggiori dell’epoca di “Mani pulite”.

Oggi l’esistenza dell’Istituto Sieroterapico farebbe molto comodo…

L’Istituto Sieroterapico: una brutta storia milanese

L’Istituto Sieroterapico Milanese “Serafino Belfanti” era stato fondato nel 1894, trasformandosi ben presto in un orgoglio nazionale nella produzione dei vaccini. Cent’anni dopo, nella craxiana Milano da bere, è ridotto al lumicino con 50 miliardi di lire di debiti accumulati. La cessione dell’area su cui sorge diventa oggetto di una indegna speculazione edilizia contro cui si mobilita, (a partire dal 1988)  un Comitato di lotta che ha la sua sede prima presso il centro sociale anarchico di via Conchetta 18 e successivamente presso il C.S. Scaldasole. Le lotte condotte dal Comitato permettono di contenere l’impatto ambientale riducendo sensibilmente l’edificazione nell’area (vedi libro p. 218-219)

Uno dei primi volantini del comitato (grafica di Matteo Biolcati)